Hai il desiderio o la necessità di scrivere contenuti per il web? In questo articolo analizzeremo alcune osservazioni che possono essere interessanti da tenere in considerazione durante la scrittura di contenuti per il nostro target.
Nell’era di Internet, tutte le azienda hanno un sito internet e spesso un blog su cui scrivere articoli su prodotti, soluzioni e quanto di più interessante si creda dover comunicare al proprio Cliente. Scrivere è impegnativo e bisognerebbe farlo al meglio possibile per cercare di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi. Per questo è importante:
- identificare le caratteristiche dei nosti lettori;
- dopo averli identificati attenzione a scrivere per loro.
Il nostro cliente ideale.
Prima di iniziare a scrivere sul nostro blog personale o sul nostro sito aziendale dobbiamo chiederci a chi sono destinati i contenuti che stiamo scrivendo. Senza focalizzare il target che vogliamo raggiungere, difficilmente riusciremo a scrivere contenuti interessanti. Una regola fondamentale che dobbiamo sempre avere presente: non tutti i contenuti sono interessanti per tutti! Si parla di terget o personas, e l’analisi può essere anche molto approfondita. Conoscendo il nostro pubblico di riferimento possiamo modulare il messaggio che vogliamo trasmettere ed avere più possibilità di intercettare proprio il pubblico che ci interessa.
Target differenti avranno certamente necessità differenti, pensate ad un imprenditore di 50 anni, avrà interessi certamente diversi da studenti universitari fra i 20 ed i 30 anni.
In realtà, la definizione dei destinatari dei nostri articoli è strettamente legata al motivo per cui abbiamo deciso di costruire il nostro blog o l’obiettivo che si pone la nostra comunicazione aziendale. Vogliamo vendere prodotti? A chi sono destinati? Vogliamo informare? Chi? Parliamo di argomenti che riguardano passioni precise?. In pratica significa identificare il segmento di utenti o clienti a cui vogliamo orientare la nostra comuniazione.
Gli elementi che possono essere presi in considerazione per definire il nostro terget a cui vogliamo rivolgere la nostra comunicazione sono:
- Età, sesso, residenza o zona demografica di provenienza.
- Che lavoro fanno, quanto guadagnano.
- Che interessi hanno, come impiegano il tempo libero.
- Usano strumenti tecnologici, TV, smartphone, PC, internet ecc.
- Possiamo pensare ad un “gruppo” molto determinante in termini numerici o rappresnetano una “nicchia” molto ristretta.
- Livello di conoscenza dei nostri prodotti/servizi
Possiamo scendere nel dettaglio quanto vogliamo nel definire queste caratteristiche. Più la nostra analisi è dettagliata più riusciremo a definre in dettaglio la personas a cui è destinata la nostra comunicazione. Ad esempio un primo livello di dettaglio può essere qualcosa del genere:
La nostra personas è di mezza età e fa l’imprenditore nel settore tecnologico, ha molta disponibilità economica e quando non è impegnato nel proprio lavoro ama andare a nuotare. Sa usare molto bene gli strumenti tecnologici.
Il Dott. Rossi è un imprenditore fra i 40 ed i 50 anni, è il proprietario di una impresa di telecomunicazioni. E’ molto appassionato del suo lavoro. Ha una discreta disponibilità economica, è sposato ed ha 2 figli di 10 e 16 anni. Vivono in una villa unifamiliare di proprietà. Sua moglie Michela lavora in un’azienda che produce software. Anche Michela sa utilizzare molto bene gli strumenti tecnologici. Quando il Dott. Rossi non lavora si reca sistematicamente in piscina per coltivare la sua passione per il nuoto….
Ovviamente è solo un esempio ma può essere approfondito quanto vogliamo.
In pratica si tratta di definire un personaggio immaginario che rappresenta il nostro cliente ideale. Ha un nome, una professione, delle passioni, delle ambizioni, cosa non lo fa dormire la notte, ecc. Più particolari abbiamo e più possiamo conoscerlo meglio e dunque pensare strategie migliori per “interessarlo”.
In genere nelle comunicazioni aziendali ci rivolgiamo a titolare, dirigente, direttore, queste figure possono non essere tecnici esperti del nostro prodotto per cui potrebbero non essere molto interessati ad aspetti tecnici o di funzionamento ma sono certamente interessati a come possono migliorare il loro business magari rivendendo il prodotto o comunque guadagnarci.
In genere hanno poco tempo per cui conviene scrivere subito le questioni più interessanti e poi approfondire dopo.
Come si può definire il nostro cliente ideale?

Se abbiamo già dei clienti si può iniziare ad analizzare le catatteristiche dei nostri clienti, magari creando sondaggi per chiedere direttamente a loro cosa vogliono. Se ancora non abbiamo clienti, sarà molto utile effettuare un’analisi della concorrenza. Uno strumento di aiuto in questo senso potrebbe essere Googel Trends che ci permette di conoscere le frequenza con le quali alcune parole o frasi vengono ricercate mostrando l’andamento dell’interesse generale nel tempo.
Oggi, un ruolo fondamentale per queste attività lo svolgono i Social Media, su cui possiamo analizzare ad esempio le persone che seguono i post scritti da aziende simili alla nostra e studiare i loro bisogni e necessità. Si potrebbe pensare di partecipare ad eventi organizzati da nostri concorrenti per conoscere i partecipanti (possibili nostri clienti) ed analizzare i loro bisogni.
Certamente molto utile potrebbe essere fonti pubbliche autorevoli che possono fornirci moltissimi dati interessanti. Alcuni possono essere:
Ora che abbiamo definito chi sono i nostri destinatari: scriviamo per loro!!!
Tutto quello che abbiamo detto fino qui ha lo scopo di aiutarci a definire il target, o la nostra personas di riferimento. Non dimentichiamoci che in questo post stiamo analizzando come identificare il target per i nostri contenuti. Il nostro target, dunque deve essere “propenso” a leggere, per questo, conviene porci anche domande sull’interesse della nostra personas sulla lettura.
Ama testi lunghi o corti?
Quali conoscenze ha?
E’ fondamentale che il nostro lettore capisca quello che stiamo scrivendo. Dobbiamo adeguare il linguaggio che utilizziamo nei nostri contenuti al lettore. Possiamo utilizzare un linguaggio con vocaboli più o meno complessi. Se la nostra personas ha conoscenza dell’argomento possiamo utilizzare un linguaggio più tecnico, se invece il nostro lettore non ha competenze specifiche dobbiamo cercare di utilizzare un linguaggio meno specifico e più generico per aiutare il lettore ad entrare nell’argomento. Scrivere articoli con contenuti interessanti ma pieno di termini tecnici per un destinatario che non è un tecnico, ovviamente non ha alcuna utilità.
CATTURARE L’ATTENZIONE
Dopo aver individuato il lettore per cui stiamo scrivendo e le sue caratteristiche siamo in grade di scrivere contenuti adeguati. Ma questo non basta se non riusciamo a catturare l’attenzione del lettore e mantenerla fino alla fine dell’articolo.

Qui per me c’è qualcosa di utile?
Le informazioni su Internet sono, ormai, tantissime ed è molto difficile che un utente rimanga per molto tempo sullo stesso articolo se l’interesse non è davvero elevato. Il primo suggerimento, dunque, è la cura dei contentuti. Scriviamo contenuti utili, interessanti e professionali. Immedesimati nel tuo lettore, appena percepisci che i contenuti sono di scarsa utilità continui a leggere l’articolo?
Oltre ai contenuti è importante presentarli in maniera “attraente”, si parla di “content design” fermare l’attenzione dell’utente è fondamentale, più attenzione avrà il testo è più è facile che resti qualcosa al lettore. L’argomento è vasto, magari in alcuni altri articoli cercherò di approfondire questo tema, tuttavia tieni subito presente che la nostra attenzione viene catturata più facilmente da (in ordine di priorità):
- Immagini.
- Video.
- Infografiche.
- Testo,
Il nostro cervello ragiona per immagini. Pensaci: è più facile che ricordi il volto o il nome di una persona conosciuta per la prima volta? La presenza di immagini all’interno del nostro articolo valorizza molto quello che abbiamo scritto. Ovviamente anche le immagini devono essere scelte con cura, se nel nostro articolo parliamo di biciclette, inseriamo l’immagine di una bicicletta.
Ma anche il criterio di scelta delle immagini non dovrebbe essere casuale, ci sono tantissimi studi sulla tipologia di immagini da scegliere: immagini di persone, volti (ovviamente belli), oggetti sproporzionati, oggetti fuori dal contesto, colori, ecc..- Ovviamente l’ideale sarebbe avere immagini originali e non diffuse in altri modi.
Guardate l’immagine qui sopra, una trovata pubblicitaria che ha l’unico scopo di attirare l’attenzione del cliente. Di queste immagini ne ho viste più di una, un’altra era di un lido in una spiaggia del sud Italia che diceva più o meno così: ” Qualsiasi “SESSO” tu abbia (maschio o femmina) nel periodo di Giugno avrai l’ombrellone “GRATIS“. Tecnicamente si chiamano superstimoli e generalmente hanno a che fare con il sesso, quante pubblicità avete visto con uomini o donne seminude?
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